La divulgazione scientifica può passare solo attraverso le Accademie e le pubblicazioni? C’è chi sostiene che si può parlare di fisica anche a teatro e nella letteratura. O meglio, non solo sostiene, ma lo realizza concretamente.
Gabriella Greison, fisica nucleare, scrittrice e giornalista italiana, sarà una degli speaker che interverranno al TEDx Tiburtino, in programma mercoledì 8 marzo presso la stazione di Roma Tiburtina. Da qualche tempo ha deciso di portare la scienza in teatro con il suo 1927 monologo quantistico: un modo creativo per raccontare la storia della fisica quantistica attraverso le grandi figure del XX secolo. Gabriella nel suo blog racconta: “Tutto è nato da una mia ossessione per una fotografia. Una splendida foto in bianco e nero, 29 uomini in posa. Quasi tutti fisici, 17 erano o sarebbero diventati premi Nobel. Sono andata a Bruxelles e ho trovato informazioni, lettere, dialoghi di quei personaggi coraggiosi che hanno cambiato il mondo. Era il 1927, e hanno creato la fisica quantistica.”
Se è vero che l’obiettivo della scienza è quello di crescere, di portare evoluzione, conoscenza, progresso, e se è vero che il tempo e la velocità sono concetti preziosi quando si parla di teorie scientifiche, è anche vero che la scienza è anche semplificazione: matematica e fisica consentono di comprendere l’universo e le sue leggi semplificando la realtà e mettendo la conoscenza alla portata di tutti.
Gabriella ci porta in un passato lontano, a conoscere persone che con la propria volontà e intelligenza hanno fatto da trailblazers: hanno tracciato strade dove gli altri vedevano muri. E non vediamo l’ora di ascoltarla al TEDx Tiburtino.
«Crescere è la parola più importante per uno scienziato. Velocizzare è una parola che i matematici e i fisici conoscono bene, avendo molto a cuore il tempo e il suo utilizzo. Semplificare, invece, significa rendere più semplici i concetti, le teorie, le trovate che portano alle soluzioni.»
(Gabriella Greison)