Qualche giorno fa si è tenuto UIC nexstation 2019: a Teheran si sono dati appuntamento i massimi rappresentanti delle aziende ferroviarie e della mobilità mondiale per parlare del futuro delle stazioni. Il tema di questa 7^ edizione della conferenza internazionale era railway stations boosting the city: le stazioni, collegamento tra la città e l’infrastruttura ferroviaria, si devono evolvere insieme al contesto urbano, in una società sempre più digital.
Se le città diventano smart cities, le stazioni devono diventare smart stations. Come sottolinea François Davenne, Direttore Generale di UIC (Union Internationale des Chémins de fer), è necessario esplorare la capacità delle stazioni di giocare nel futuro un ruolo come smart interfaces: le stazioni dovrebbero essere, infatti, delle interfacce “naturali” del complesso ecosistema del trasporto locale, di quello ferroviario. Una sfida enorme dal punto di vista tecnologico, che riguarda tra le altre cose anche la gestione dei big data con l’obiettivo di offrire il miglior servizio possibile, ma senza trascurare la privacy dei viaggiatori e garantendo un alto standard di cyber security.
Immaginare le stazioni del futuro
Progettare le stazioni del futuro è una sfida, anche in relazione al nuovo ruolo che le smart stations dovranno avere nei prossimi anni, sempre più come hub multiservizi e in grado adattarsi a tecnologie di trasporto sempre più evolute.
Intelligenza artificiale, sostenibilità ambientale, nuove tecnologie sono le parole chiave che descrivono le stazioni del futuro.
Hitachi, ad esempio, sta mettendo a punto alcune innovazioni da applicare alle smart stations, come sensori per il controllo dei biglietti che andrebbero a sostituire gli attuali gate di accesso. Tutto per rendere più “fluido” il viaggio delle persone, semplificando le operazioni di controllo biglietti con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di viaggio sin dalla partenza.
Nelle stazioni del futuro potrebbe, poi, non essere insolito trovare un robot che dà indicazioni ai passeggeri su binari e titoli di viaggio: una prima sperimentazione è stata fatta già nel 2017 nell’aeroporto di Tokyo, un tipo di contesto molto simile alle stazioni ferroviarie ad alta velocità.
Sostenibilità e attenzione all’ambiente sono caratteristiche imprescindibili per le stazioni di ultima generazione: il treno, mezzo sostenibile per eccellenza, si deve inserire in un contesto di infrastruttura ferroviaria in armonia con il territorio, dai materiali utilizzati per la costruzione alla scelta di fonti energetiche rinnovabili e a basso impatto, fino a negozi e ristoranti con una particolare attenzione all’utilizzo di materie prime sostenibili.
E volendo immaginare il futuro, le stazioni di Hyperloop, ad esempio, dovrebbero adattarsi alla grande novità tecnologica del treno a levitazione magnetica anche dal punto di vista dell’infrastruttura: la Delft University of Technology nei Paesi Bassi ha ipotizzato una futuristica stazione in cui le persone organizzano il viaggio e attendono il loro treno immersi in una sorta di realtà aumentata.