Due milioni di viaggiatori ogni giorno si muovono sotto le strade di Santiago: oltre 100 stazioni, cinque linee e oltre 100 km di rete compongono la metropolitana della capitale cilena, il secondo sistema di trasporto sotterraneo dell’America Latina, dopo quello di Città del Messico. Un sistema che entro il 2018 vedrà letteralmente la luce: la nuova linea 6, infatti, sarà alimentata per il 60% da energie rinnovabili, per la maggior parte solare ed eolico.
A pochi mesi dalla COP21 e dagli accordi di Parigi, il Cile si dimostra impegnato nella costruzione di un futuro sostenibile, a partire dal trasporto pubblico: l’energia generata dal sole e dal vento e utilizzata per alimentare i treni della metropolitana porterà alla riduzione di circa 130.000 tonnellate di CO2 all’anno.
Una tecnologia innovativa che consente di ridurre notevolmente l’impatto ambientale: la metro di Santiago del Cile sarebbe la prima al mondo ad essere alimentata con energie rinnovabili.
L’attenzione all’impiego di “energie pulite” è un tema caldo, molto sentito dalle aziende di trasporto ferroviario: aumentano, ad esempio le stazioni alimentate da energia solare o le applicazioni di sistemi ecodriving, che consentono uno stile di guida energicamente efficiente nella condotta dei treni.
Il progetto del Cile sarà finanziato con un investimento di oltre 500 milioni di dollari e circa il 40% dell’energia solare verrà prodotta tramite 255 mila pannelli solari: energia sufficiente a soddisfare i consumi energetici di circa 100 mila abitazioni private.