Roberta, 27 anni, attrice, in viaggio sul Frecciargento Roma-Bari. Tra mille impegni, è sempre alla ricerca di incontri e spunti creativi per dare vita a nuovi personaggi
Ci fai un breve ritratto di te?
Mi reputo una persona creativa, empatica e sensibile, caratteristiche fondamentali per il lavoro che ho scelto. Mi capita spesso di viaggiare tra Bari e Roma per prendere parte a progetti teatrali o cinematografici. Mi piace la comodità del treno.
Di dove sei e cosa fai?
Sono nata a Bari, dove vive la mia famiglia. Faccio l’attrice, principalmente teatrale, anche se in questo periodo ho partecipato a diversi cortometraggi e videoclip musicali, e continuo a fare provini. Nei periodi in cui sono più libera mi dedico alla formazione, partecipando a diversi workshop e seminari. Impegni che mi portano spesso a utilizzare il treno come mezzo di trasporto.
Una viaggiatrice in cerca d’ispirazione…
Spesso in treno leggo i copioni dei miei progetti. L’ispirazione che colgo da quello che osservo dal finestrino mi dà nuovi spunti creativi. Durante un viaggio da Napoli a Milano, seguendo il paesaggio che cambiava forma ed espressioni, ho dato vita a un personaggio trasformista e camaleontico.
Che ricordo hai del tuo primo viaggio in treno?
Era una calda giornata di fine giugno da Bari a Roma, dovevo partecipare al provino di ingresso a un’accademia di recitazione, circostanza da cui ha preso avvio la mia carriera di attrice. Prima di raggiungere la banchina, rimasi per un po’ al fresco nel bar della stazione. Ero molto agitata ed emozionata per l’audizione. Se l’avessi superata la mia vita sarebbe cambiata, avrei fatto un passo in più verso il coronamento del mio sogno. Così, per tutte le cinque ore del viaggio, ripassai le parti e, tra un copione e l’altro, riuscii anche a scambiare qualche chiacchiera con il passeggero accanto a me che, sorprendentemente, era un regista teatrale che mi diede pure utili suggerimenti.
Cosa ti piace fare durante il viaggio, oltre a studiare per il tuo lavoro?
Guardare film, scrivere poesie e ascoltare musica. Prima di partire creo sempre una playlist ad hoc. E poi amo il treno perché permette di conoscere un luogo prima ancora di visitarlo. Fa immergere gradualmente nella sua essenza.
Un incontro particolare?
Durante uno dei miei viaggi di ritorno a casa, ho conosciuto la volontaria di un’associazione che si occupa di prestare soccorso e curare gatti abbandonati in Puglia. Quell’incontro mi ha cambiato la vita, perché mi ha fatto conoscere Prue, il mio gattino.