Quello della pista ciclopedonale del Ponente ligure è un bell’esempio di riuso degli spazi ferroviari dismessi.
Nato nel lontano 1998, quando la sostenibilità non era ancora al centro del dibattito pubblico, il progetto è frutto dell’Accordo di programma tra il Ministero dei Trasporti, la Regione Liguria, FS Italiane, le Province di Savona e Imperia e i Comuni locali. Lo spostamento a monte della nuova linea ferroviaria Genova–Ventimiglia nel 2001 ha portato alla dismissione della linea ferroviaria sulla costa per la tratta San Lorenzo al Mare-Ospedaletti.
Questo primo tratto di pista ciclopedonale, il Parco costiero Riviera dei fiori, lungo 24 km, è stato realizzato tra il 2005 e il 2015 su aree ferroviarie in disuso che comprendono otto Comuni costieri.

Nel 2010 il Gruppo FS Italiane e il Comune di Imperia hanno deciso di proseguire la pista ciclopedonale e di valorizzare le stazioni ferroviarie dismesse di Imperia Oneglia e Porto Maurizio.
È nel 2016 che il raddoppio della tratta ferroviaria S. Lorenzo al Mare-Andora ha reso disponibile l’intera area del vecchio tracciato ferroviario per altri 20 km. Due anni dopo, la Regione Liguria, il Gruppo FS Italiane (FS Sistemi Urbani e RFI) e i Comuni coinvolti stabiliscono i termini della realizzazione del secondo tratto di pista ciclopedonale, che raggiungerà la lunghezza totale di circa 44 km. Prossimamente verranno organizzati alcuni roadshow per presentare a tutti gli stakeholder i possibili sviluppi delle aree dismesse.