di Gerardo
La cupola di piombo sfiora la parete di roccia sovrastante. Cupola e roccia si accarezzano, quasi sembrano un continuum dove uomo e natura si fondono, generando meraviglia. Il marmo bianco della chiesa a pianta ottagonale, invece, risalta nella semi oscurità della grotta.
Osservandolo dall’interno della cavità, il Tempio di Valadier, costruito nel ventre della Gola della Rossa e di Frasassi lascia senza fiato.
Si intravede il cielo azzurro, e tutt’intorno le pareti verdi delle alte, impervie rocce. Il Tempio protegge l’ingresso e, nel contempo, apre la Gola al mondo esterno.
Il santuario nella roccia è a Genga, provincia di Ancona, dove Il viaggio è servito fa tappa a dicembre.
La rubrica di #RailPost ogni mese racconta una meta, una curiosità, un piccolo o grande gioiello da raggiungere in treno.
Dopo la prima fermata alla scoperta del pavimento del Duomo di Siena, in Toscana, e la seconda a Reggio Calabria, dove c’è il “chilometro più bello d’Italia”, Il viaggio è servito si è fermato in Piemonte, per ammirare l’acquerello di Dio, e ora nelle Marche, poco distante dalle famose Grotte di Frasassi.
Il Tempio nella roccia di Valadier è uno dei santuari più suggestivi d’Italia.
Fu costruito nel 1828, quando Papa Leone XII, originario di Genga, volle realizzare la chiesa, sulla base di un progetto dell’architetto Giuseppe Valadier, per farne un rifugio per i cristiani che volevano chiedere perdono.
E all’interno del “rifugio dei peccatori”, come fu soprannominato, venne posta una Madonna con Bambino scolpita dalla bottega di Canova. Oggi l’originale è custodito al Museo di Genga, mentre nel Tempio c’è una copia.
Stupirsi, a Genga, è davvero facile. Per chi la visita per la prima volta e per i viaggiatori che ritornano in cerca di pace, tranquillità e meraviglia.
I sette chilometri che separano la stazione ferroviaria dal borgo, protetto da un castello medievale e immerso in una natura ancora selvaggia, sono un susseguirsi di sorprese dell’arte e della natura.
A Genga non c’è solo il Tempio di Valadier. Poco distante sorge anche il santuario di Santa Maria Infra Saxa, un antichissimo eremo scavato tra le rocce che nacque come monastero di clausura di monache benedettine. Ci sono le Grotte di Frasassi e c’è l’Abbazia benedettina di San Vittore alle Chiuse.
Consigli di viaggio
Genga è famosa anche per le terme, ed è per questo stata inserita nel Travel Book di Trenitalia sulle 21 località termali raggiungibili con i treni regionali. La stazione di Genga-S.Vittore Terme è distante 55 minuti da Ancona e 1 ora e 55 minuti da Foligno.