Himera, affacciata sul golfo tra Cefalù e Termini Imerese, teatro di epiche battaglie contro i Cartaginesi, ha quasi 3000 anni di storia. Colonia greca, fondata in Sicilia nel 648 a.C., sorge sul fiume Imer si trova sul tracciato ferroviario della linea Palermo – Messina. E proprio i lavori per il raddoppio della tratta Fiumetorto – Cefalù Ogliastrillo hanno riportato alla luce una delle necropoli più importanti d’Europa.

La Necropoli di Himera conta più di 9000 tombe e relativi corredi funerari hanno consentito di studiare e approfondire la conoscenza delle popolazioni dell’epoca. Una campagna di scavi durata due anni, seguita da un’attenta attività di analisi storica e scientifica, fino al trasferimento a Palermo dei reperti, avvenuto qualche giorno fa.
Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha investito circa 17 milioni di euro per il restauro dei ritrovamenti, la catalogazione e per l’intera campagna archeologica.
La Necropoli, la più grande della Magna Grecia, ha conservato enormi quantità di ceramiche, anfore, lucerne e crateri risalenti al VI e V secolo a.C.
Questi resti documentano le più significative tipologie di sepoltura dell’epoca, oltre ai riti funerari e i cerimoniali legati alla deposizione dei morti.