Da ferrovie abbandonate a percorsi turistici alternativi: in Francia se ne occupa Vélorail de France, che ha recuperato oltre 400 km di binari inutilizzati, creando circa 90 percorsi attrezzati. Fondata nel 2004, l’associazione promuove la mobilità dolce su linee ferroviarie dismesse, portando le persone a scoprire itinerari diversi dalle solite attrazioni turistiche.
Ma come ci si muove su lungo le greenways di Vélorail?
I percorsi di Vélorail riutilizzano il tracciati ferroviari ancora “armati”, come si dice in gergo, ovvero ancora provvisti di binari: sulle rotaie corrono i cyclo-draisines o vélorail, carrelli a quattro ruote azionati a pedali, adatti alla circolazione su binari ferroviari; si tratta di messi originariamente utilizzati per la manutenzione lungo le linee ferrate. Un modo decisamente originale per visitare nuovi luoghi e trascorrere qualche piacevole ora lontano dalle mete turistiche più affollate. Un tipo di turismo sostenibile che coniuga riutilizzo del patrimonio ferroviario esistente, storia, ambiente e sport.
A proposito di greenways…
Lo scorso 9 novembre è stato presentato a Ecomondo, l’evento dedicato alla green economy e alla sostenibilità, l’Atlante delle linee ferroviarie dismesse: una mappatura delle strade ferrate non più in uso di proprietà di FS e RFI, che potrebbero essere riutilizzate come greenways, percorsi sostenibili – ciclabili o pedonali – dedicati alla mobilità dolce. Slow tourism e mobilità dolce sono, infatti, due aspetti della sostenibilità che riguardano da vicino il settore dei trasporti e del viaggio più in generale e che rappresentano uno dei grandi obiettivi del futuro, in linea con quanto dichiarato dall’ONU nell’Agenda 2030, che punta l’attenzione anche turismo sostenibile.
Per approfondire:
Consulta l’Atlante delle linee ferroviarie dismesse (.pdf, 21 MB)