Tagliate fuori dai percorsi ferroviari principali, destinate all’abbandono e alla demolizione: sono alcune stazioni storiche che, dopo essere state dismesse a causa dell’inaugurazione di nuove tratte ferroviarie più veloci e moderne, hanno ritrovato una nuova vita nel settore turistico, diventando hotel di lusso.
Le stazioni di Nashville, St. Louis e Chattanooga sono state riconvertite in hotel, entrando a far parte dell’associazione Historic Hotels of America.
A Nashville, nel Tennessee, la stazione centrale, costruita nel 1900 è diventata lo Union Station Hotel. Abbandonata negli anni Settanta, è stata riqualificata nel 1986. La ristrutturazione ha valorizzato sculture e bassorilievi originali.
Una storia simile è quella del St. Louis Union Station Hotel, una stazione del 1894 diventata un albergo di oltre 500 stanze. Un passato glorioso quello della stazioni di St. Louis, porta di accesso all’Ovest degli Stati Uniti e uno dei maggiori terminal ferroviari mondiali. L’ultimo treno transitato dalla città americana è partito nel 1978 e l’edificio è stato destinato a vari usi: hotel, negozi, ristoranti e apzi per eventi.
Sempre in America, la stazione di Chattanooga ospita ora il Choo Choo Hotel. Uno snodo ferroviario che collegava il Sud degli States dal 1909 al 1970, recuperato negli anni Ottanta e ulteriormente ampliato negli ultimi anni, con spazi dedicati a ristoranti, locali e appartamenti.
Un simile progetto è quello in piano per la stazione storica di Torino Porta Susa, i cui spazi sono stati destinati a un uso turistico – ricettivo, dopo il bando pubblicato dalla società del Gruppo FS, FS Sistemi Urbani, e aggiudicato alla società immobiliare Vastint Hospitality Italy srl.