Gianturco è uno dei quartieri storici della Napoli industriale: gli anni d’oro hanno visto via Emanuele Gianturco sede di numerosi stabilimenti chimici e raffinerie. Oggi restano pochi edifici a carattere commerciale e, tranne qualche punta di eccellenza come l’impianto Trenitalia, che si occupa anche della manutenzione dei Frecciarossa 1000, il quartiere ha subito negli anni un forte declino.
Nella stazione di Napoli Gianturco da qualche mese è nata la La Casa del Tempo: un centro polifunzionale con l’obiettivo di offrire assistenza ad anziani e organizzare attività di formazione e reinserimento per ragazzi ex-detenuti. Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha concesso in comodato i locali per ospitare il centro diurno: il rinnovo e l’arredamento sono stati realizzati grazie al sostegno della Fondazione BNL, della Fondazione Terzo Pilastro e Fondazione con il Sud. All’interno del centro ci sarà un’area destinata alla formazione e all’inserimento lavorativo, una riservata alla creatività e alla cultura e un’altra riservata alla consulenza a famiglie e associazioni.
Il centro viene gestito dal gruppo di imprese sociali GESCO, insieme alla cooperativa sociale Accaparlante e con il sostegno della Fondazione Centro Storico: sono presenti un’aula informatica, una zona formazione destinata all’inserimento lavorativo degli ex-detenuti, un’area riservata alla creatività e alla cultura, e un luogo per la consulenza a famiglie e associazioni del territorio.
La Casa del Tempo è un luogo di incontro per anziani soli che mira a coinvolgerli con attività ricreative e laboratori: per recuperare la dimensione sociale delle persone, è presente un team di psicologi, animatori e operatori sociali che accolgono gli ospiti, li seguono nelle varie iniziative quotidiane, compresi colazione e pranzo serviti presso il centro.
La struttura è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 18.00 e qui è possibile trovare qualche informazione in più per iscriversi e partecipare al progetto.
Il recupero dei locali di Napoli Gianturco è uno dei tanti tasselli che compongono l’impegno nella responsabilità sociale del Gruppo FS Italiane, in particolare di RFI, che da tempo concede locali dismessi per riutilizzarli a scopo sociale.